Le normative ministeriali hanno di molto penalizzato ottimi prodotti (soprattutto ayurvedici) con erbe proibite per "non sufficiente documentazione scientifica" o per supposti e indimostrati effetti negativi. Le ditte si sono dovute adeguare eliminando alcuni prodotti, o riformulandoli con diminuzione di attività terapeutica.
L'altra strana caratteristica del mercato del naturale di questi ultimi anni è di proporre a cicli prodotti con componenti di efficacia strabiliante che spariscono nel giro di poco tempo. Anche diversi prodotti omeopatici non possono più essere prodotti per le normative che penalizzano economicamente le ditte omeopatiche. Altri, ancora, non vengono più importanti.
Una eccezione in questo panorama per alcuni versi desolante è la ditta La fenice che è ha sempre seguito una politica precisa: produrre rimedi con componenti di collaudata e documentata efficacia evitando seguire le mode del momento. Altra caratteristica importante è la ricerca di materia prima della migliore qualità per garantire un effetto affidabile e costante. In effetti, come tanti omeopati avranno sicuramente verificato, lo stesso rimedio prodotto da ditte diverse può avere effetti diversi e spesso la mancanza dei risultati attesi è da attribuire a rimedi mal preparati da ditte poco affidabili piuttosto che ad errori di prescrizione.
Lo stesso avviene con gli integratori e i fitoterapici: lo stesso prodotto può avere diverse concentrazioni di principio attivo, diversa qualità di materia prima, ecc. Con La fenice questo non avviene. Il prodotto è sempre della qualità migliore e questo garantisce tranquillità nel mio lavoro.
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