I mammiferi sintetizzano la tirosina dall'aminoacido essenziale fenilalanina (phe), introdotto tramite l'alimentazione. La conversione della fenilalanina in tirosina è catalizzata dall'enzima fenilalanina idrossilasi, un'ossigenasi a funzione mista che utilizza un cofattore pterinico, la tetraidrobiopterina. Questo enzima catalizza la reazione di conversione aggiungendo un gruppo ossidrile sull'atomo di carbonio in posizione 6 dell'anello aromatico della fenilalanina.
Nella ghiandola surrenale, la tirosina è convertita in levodopa dall'enzima tirosina idrossilasi (TH). La TH è implicata anche nella sintesi della dopamina, della norepinefrina (noradrenalina) e dell'epinefrina.
Gli ormoni tiroidei triiodotironina (T3) e tiroxina (T4) nella tiroide derivano dalla tirosina grazie all'azione dell'enzima tiroglobulina. Due residui di tirosina iodinata della stessa catena polipeptidica reagiscono a dare un residuo di T3 o T4, che viene rilasciato mediante proteolisi. La iodurazione dell'anello della tirosina può essere ostacolata da una carenza di iodio causando un patologico ingrossamento della ghiandola tiroide detto gozzo.
La tirosina rappresenta un fondamentale substrato per la sintesi di neurotrasmettitori e aumenta i livelli ematici degli stessi (in particolar modo dopamina e norepinefrina con piccoli effetti sull'umore. L'effetto sull'umore è maggiormente osservabili in pazienti con condizioni di stress.
Una grande quantità di studi indicano l'utilità dell'assunzione di tirosina in condizioni di stress, freddo, affaticamento, lavoro prolungato e insonnia, con riduzione dei livelli ormonali in condizione di stress, di stress indotto in seguito a perdita di peso, aumento delle performance intellettuali e fisiche.
La tirosina non mostra effetti significativi in condizioni normali. Il dosaggio giornaliero di tirosina si aggira attorno ai 500-1500 mg al giorno. Non è consigliabile eccedere i 12000 mg (12 g) al giorno. Alte dosi possono abbassare i livelli di dopamina e l'assorbimento di altri aminoacidi e di L-dopa.
Fonte: Wikipedia