Questa azione, che fu nota a Dioscoride, è stata confermata dai terapisti di oggi e lo stesso Leclerc riferì sui buoni risultati da lui ottenuti impiegando preparati di corteccia nell’insonnia nervosa, nell’eretismo sessuale come anafrodisiaco, come sedativo e analgesico nei disturbi da dismenorrea, casi nei quali ottenne l’attenuazione dei sintomi dolorosi e la scomparsa delle turbe nervose che ne conseguivano. Queste azioni sono simili a quelle del luppolo, pianta con la quale viene spesso associata poiché il loro effetto è sinergico.
Anche il Renon dichiara di aver ottenuto numerosi successi impiegando questa droga come sedativo nell’ipereccitabilità nervosa e il Liegeois riferisce sulla sua favorevole influenza nelle dispepsie cloridriche e lienteriche.
Secondo il Cazin la corteccia di questa pianta è un tonico energico utilizzato come buon sostituto del chinino; per questo motivo è utilizzata con successo nelle febbri intermittenti. Come tonico la ritiene molto utile anche nell’atonia del tubo digestivo, le nevrosi, le emorragie, le leucorree, le debolezze infantili. Questo autore la considera come uno dei tonici indigeni più efficaci e,come febbrifugo, quella che maggiormente si avvicina agli effetti del chinino; riporta addirittura casi di febbre intermittente risolti con questa pianta e in cui il chinino aveva fallito. Altri autori, sempre citati dal Cazin, addirittura la preferiscono al chinino per il suo effetto come febbrifugo. Salix
Le gemme di Salix alba sono utilizzate in caso di insonnia, nevrosi, isteria, ansietà, eretismo genitale, nevrosi gastrica e turbe dispeptiche psicosomatiche, stati di angoscia