E una pianta ad azione cosiddetta adattogena, come anche il Panax ginseng. Una migliorata resistenza è stata dimostrata in diversi modelli, nei confronti di svariati fattori stressogeni, sia in pazienti sani sia in pazienti malati. Questa droga provoca un aumento di dimensioni e di peso delle ghiandole surrenali, con contemporanea diminuzione del contenuto intraghiandolare di colesterolo e di acido ascorbico, il che depone per un'aumentata produzione di ormoni surrenalici. La sua azione anabolizzante potrebbe essere in parte legata ad un aumento dell'ormone della crescita (GH). L'aumento della forza fisica e della resistenza allo sforzo dipende in parte dall'aumento della forza contrattile del miocardio e del consumo tessutale di ossigeno. Recentemente è stato osservato un aumento del numero di mitocondri nelle fibrocellule muscolari miocardiche. Siccome i mitocondri sono specializzati nella produzione di ATP per ossidazione del substrato con l'ossigeno molecolare, l'aumento del metabolismo dell'ossigeno indotto dalla droga potrebbe avere una relazione con l'aumento quantitativo dei mitocondri nelle cellule cardiache.
L'eleuterococco migliora il sistema immunitario in modo aspecifico, con stimolazione dei processi di fagocitosi dei monociti e dei granulociti e della loro chemiotassi, sia in vitro sia in vivo. E' stato anche notato un moderato aumento dei livelli di interferone
Questa droga sembra possedere effetti antitossici, antiradiazioni e di immunoprotezione e immunoregolazione, che la rendono utile anche per aumentare la resistenza dell'organismo alla patologia tumorale e per potenziare l'effetto delle terapie antineoplastiche. Numerose esperienze in questo senso sono state effettuate nell'ex Unione Sovietica, che hanno permesso di documentare gli effetti positivi di questa droga su neoplasie mammarie, gastriche, melanomi, cutanee ed ovariche, soprattutto per quel che riguarda la migliore tollerabilità delle terapie antiblastiche, l'aumento dell'appetito e della cenestesi e gli effetti positivi sul sistema immunitario e sui livelli dei globuli bianchi.
Murray e Pizzorno riportano le seguenti anomalie per le quali l’Eleuterococco ha un effetto normalizzante.
- nelle surrenali evita l’ipertrofia indotta dall’ACTH e l’atrofia indotta dal cortisone
- nella tiroide evita ipertrofia indotta dal TSH e l’atrofia indotta dal 6-metiltiouracile
- aumenta la funzionalità renale nella pielonefrite
- regolarizza la pressione arteriosa riducendola in caso di ipertensione perché riduce l’arteriosclerosi ed aumentandola nei casi di ipotensione
- riduce la glicemia nei casi di iperglicemia alimentare o surrenalica e la aumenta nei casi di ipoglicemia da iperinsulinismo
- normalizza il livello di globuli bianchi nel sangue in caso di alterazioni indotte da sostanze tossiche
- riduce l’eritrocitosi indotta dal nitrato di cobalto e riduce l’eritropenia indotta dalla fenilidrazina
- riduce l’attivazione della corteccia surrenalica in risposta allo stress e previene l’involuzione timica e linfatica causata dallo stress
- protegge dall’esposizione alle radiazioni
- inibisce la cancerogenesi indotta da uretano, 6-metiltiouracile e indolo
- stimola la sintesi del DNA
Questi dati, risultato di ricerche condotte nell’arco di questi ultimi anni, sono simili a quelli ottenuti dagli studi sul Panax Ginseng. In effetti queste due piante sono le capostipiti di quella serie di sostanze definite “adattogene” ovvero capaci di accrescere la resistenza dell’organismo allo stress, allo sforzo, alle malattie. Adattogena è una sostanza che accresce la resistenza dell’organismo alle influenze patogene di un gran numero di agenti fisici, chimici, biologici; ha un’azione normalizzante indipendentemente dalla direzione dell’alterazione patologica; è innocua o comunque procura minimi effetti collaterali all’organismo. Il Ginseng e l’Eleuterococco sono le prime piante studiate per questo tipo di ricerca e, probabilmente, tra i migliori esempi di questo tipo di sostanze presenti in natura.